18 mag 2016

Wired Next Fest 2016


Molte attività per i più piccoli alla Wired Next Fest 2016, organizzata al Parco Montanelli di Milano nelle giornate del 26-27-28 maggio.
Grazie alla collaborazione di UovoKids, tra macchinine, videogame creati insieme e concerti di verdure, avranno parecchie cose da fare!
Sabato 28 maggio, alle 15.30 e alle 17.00, il game designer Luca Roncella realizzerà "Maker Rush!", attività in cui i partecipanti, ragazzi dai 7 anni in su, realizzeranno la propria macchinina da corsa a partire da materiali semplici come legno, cartone e colori di ogni genere. Le macchinine vengono trasformate in joystick e poi digitalizzate e implementate all’interno di un vero videogioco di corse.
Domenica 29 maggio, alle 10.15 e alle 11.45, le verdure saranno le grandi protagoniste di un inedito concerto, che sarà realizzato direttamente dai bambini, età 7-12, grazie alla scheda Arduino Ototo con Conciorto for Kids, ideato dallo scrittore di libri per bambini Biagio Bagini e dal musicista e performer della Banda Osiris Gian Luigi Carlone.

Clicca gi orari per accedere alle pagine di registrazione.

Anche per le scuole attività intense e interessanti all'insegna della più innovativa tecnologia. Su tutte segnaliamo la presenza di The FabLab che aprirà le porte dell’area di stampa 3D creata dentro il Wired Next Fest per una visita tra le macchine del laboratorio di fabbricazione digitale, dove troveranno stampanti 3D, laser cutter, e schede elettroniche.

18 giu 2015

Alla Fenice va in scena l'Opera dei bambini e dei ragazzi


E' qualche anno ormai che i teatri dell'opera italiani -  forse le istituzioni culturali percepite come le più distanti dal consumo culturale di massa - hanno aperto le loro pesanti e dorate porte alle famiglie e ai bambini. Il progetto lanciato dal Teatro alla Scala nel 2014 "Grandi opere per i piccoli" (che ha debuttato con un adattamento de La Cenerentola di Rossini facendo registrare il tutto esaurito) ne è un ottimo esempio.
Altro bellissimo esempio è venuto nelle scorse settimane dalla Fenice a Venezia, Teatro anche questo sempre più attento al giovane pubblico e ai progetti education, con i risultati della terza edizione del concorso "Pixel Trailer Casta Diva...ovvero idee nuove per Norma"
Il concorso, istituito dalla Fenice in collaborazione con il MIUR e con gli Itinerari Educativi del Comune di Venezia,  ha previsto l'elaborazione, da parte delle classi concorrenti di scuole secondarie di 1° grado, di un racconto a fumetti animato su musiche dalla "Norma" di Vincenzo Bellini, e, per le scuole secondarie di 2° grado, l'ideazione di un sottotitolo e di uno spot pubblicitario dell’opera.
Gli studenti vincitori (quest'anno il premio è andato agli studenti dell'Istituto comprensivo statale “G. Giardino” di Mussolente e a quelli dell' I.S.I.S.S. “Carlo Rosselli” di Castelfranco Veneto) hanno così avuto la soddisfazione di vedere i propri lavori sul sito della Fenice ed esibiti a Teatro, e di poter assistere a una recita di Norma in uno dei teatri d'opera più belli e conosciuti al mondo.

12 giu 2015

Rieccoci. Avvicinare i piccoli cittadini con una app...


Siamo stati assenti per un po' e ci dispiace molto. Perchè in questi tre mesi sono successe tante cose interessanti e moltissimi sono stati gli eventi belli e le iniziative culturali per i bambini. E noi ce le siamo persi.

Per riprendere il filo, scegliamo una app presentata a fine maggio: "Palazzo Marino Kids" dedicata alla scoperta, da parte dei bambini, della sede del Comune di Milano, della sua storia e del funzionamento del governo della città.
Il progetto, realizzato da ArtStories, società che  sviluppa progetti digitali di educazione al patrimonio artistico e culturale, è bello e coinvolgente nella grafica, nelle voci e nella struttura dei contenuti, e i bambini possono così avvicinarsi alla storia del palazzo e di Tommaso Marino e alla conoscenza delle attuali funzioni del Comune in modo semplice. 
Palazzo Marino Kids è interessante anche perché è un unicum nel suo genere e ha il merito di proporre in modo innovativo la maltrattata educazione civica attraverso la conoscenza della nostra cultura e del patrimonio che la rappresenta.

15 mar 2015

Dai forma i tuoi sogni. I bambini reinventano i mobili del distretto della Brianza


Cosa si intende per fabbricazione digitale? Cos’è l’Internet delle Cose? Come possiamo trasformare oggetti di uso quotidiano dando loro nuova vita e nuove funzioni attraverso la tecnologia? Cosa è un fablab?
Per far avvicinare anche i più piccoli al significato e all’uso degli strumenti digitali che stanno trasformando il nostro mondo, sabato 14 marzo a Meda presso la MEDATECA e domenica 15 a Lissone presso il Museo di Arte Contemporanea, i bambini hanno sperimentato come si progetta un oggetto, come lo si anima attraverso la tecnologia, come si usa una stampante 3D e molto altro.
Affiancati da un team di esperti di The FabLab, i giovani artigiani digitali hanno riprogettato e realizzato, secondo le loro idee e i loro sogni, oggetti di uso quotidiano “Made in Brianza” dando loro nuova vita e nuove funzioni.
L’iniziativa, promossa da Brianza Experience in collaborazione con il City Innovation Lab dell’Università Cattolica di Milano e con PoliDesign, fa parte di un innovativo progetto di valorizzazione turistico-esperienziale per far conoscere la Brianza e i suoi saperi non solo ai grandi ma anche ai più giovani: Brianza Design District.

24 feb 2015

YouTube Kids



YouTube è molto attraente per i bambini e molto utile per i genitori. Musica, puntate dei cartoni preferiti, video bizzarri su animali domestici sono le cose probabilmente più comuni che vi si cercano per intrattenere o accontentare i più piccoli.
Secondo Eurispes, in Italia YouTube è frequentato dal 32% dei bambini di meno di 7 anni. Eppure non è uno strumento pensato per loro e lo si vede: il rischio di trovarsi di fronte a contenti non adatti ai piccoli utenti è, infatti, piuttosto elevato (più o meno a seconda dei livelli di tolleranza dei genitori).
Il colosso del video online ha quindi deciso di porre in parte rimedio a questo problema lanciando, per il momento solo negli Stati Uniti e solo per Android, la app YouTube Kids. Questa permetterà la diffusione di episodi e di programmi televisivi per bambini in età prescolare. L'interfaccia è semplice e studiata per i più piccoli, il sistema a prova di sicurezza: se i bambini, per esempio, digitano un termine di ricerca non appropriato, l’app consiglia di tentare con una parola diversa.
Ora che YouTube Kids c'è, aspettiamo quindi solo di poterla usare anche in Italia.

20 feb 2015

Il museo in un'app

Royal Opera House game


Sempre più spesso si parla dei servizi che i musei italiani sono in grado di offrire ai più piccoli e alle loro famiglie: si valutano la didattica,  l'accessibilità e la capacità dei musei di coinvolgere i bambini. Ma come siamo messi a tecnologia?
All'estero sono molti i casi interessanti di applicazioni sviluppate dai musei (ma anche dai teatri) per il pubblico più giovane. Alcuni esempi? Il Louvre ha ideato, già da un po', Louvre Kids, la Tate ha Noisy Neighbours e persino la Royal Opera House ha sviluppato la sua divertente The Show Must Go On.
Gli esempi italiani non sono ancora molti. D'altra parte, si sa, il tema è spinoso come emerso anche nel corso dell'evento "Tecnologie digitali nella didattica museale per bambini" che si è svolto a Milano lo scorso settembre.
Non mancano comunque alcuni begli esempi italiani, più e meno nuovi. E' il caso di Ötzi, app dedicata all'uomo dei ghiacci, sviluppata dalla casa editrice digitale Larixpress di Bolzano in
collaborazione con il Museo Archeologico dell’Alto Adige. Ci sono poi le app dell'Aquario di Genova (tra queste Happy Fin consente non solo di giocare ma anche di contribuire al benessere di un delfino con una specie di adozione a distanza) e l'applicazione mobile del Bioparco di Roma. E molte altri a cui si aggiungerà presto anche quella per far visitare ai bambini il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza.

3 feb 2015

La casa dei cavalli del signor Chicco


A Grandate, poco distante dal lago di Como, in un luogo dove non te lo aspetteresti, c'è un piccolo ma bellissimo museo: il Museo del Cavallo Giocattolo.
Catalogato da guide e depliant come museo d'impresa perché nato per volontà di Pietro Catelli, fondatore di Artsana (ossia Chicco, Prenatal, Lycia, Pic ecc.), in realtà questo spazio è più un childhood museum che raccoglie una collezione unica di 650 cavalli giocattolo realizzati dal Settecento fino ad oggi e provenienti da tutto il mondo.
Ci sono quelli a dondolo e quelli su triciclo, quelli a bastone e quelli a molla, di legno o di cartapesta, di latta o di stoffa.
Si viene accolti da Fortunato, rosso e impaziente cavallo a dondolo futurista, poi c'è il cavallo da giostra Valdo, e ancora Angelo e Celestina. C'è anche un piccolo cavallino giocattolo etrusco e il cavallo-tatà Giuseppe: ognuno di loro riflette il fascino di una storia e del gioco del bambino che l'ha posseduto.
Non si possono toccare e non si possono montare: è un museo vero! Però sono belli anche solo da vedere, per grandi e piccoli. Ogni sabato ci sono poi laboratori e attività pet famiglie e la struttura del museo, allestito in quella che un tempo era la scuderia del famoso trottatore Tornese, offre spazi ampi e  adatti alla fruizione anche dei più piccoli.

14 dic 2014

Caro Amico ti scrivo



Per molti genitori italiani, cominciare con i propri figli il percorso della scuola elementare comporta un déjà vu pieno di nostalgia: la lavagna nera girevole sui supporti di ferro verde incorniciata di legno, i gessetti, l'alfabetiere appeso al muro, i primi quaderni pieni di lettere (più o meno riuscite) in corsivo maiuscolo, corsivo minuscolo, stampatello maiuscolo e stampatello minuscolo.
Se tornare alle sensazioni familiari di un'infanzia ormai lontana di qualche decennio fa piacere e rassicura - infondo, le cose non sono poi cambiate così tanto e, allora, ci sentiamo più tranquilli di poterle gestire - spiazza un poco leggere che la Finlandia ha deciso, dal 2016, di abolire l'insegnamento della scrittura in corsivo alla scuola primaria in favore dei tablet.
Nonostante si tratti di uno dei Paesi ai vertici della classifica PISA, questa decisione ha accesso un grande dibattito internazionale sui pro e contro.
In Italia, ampio rilievo alla questione l'ha data in particolare La Repubblica che ha dato spazio alla voce di molti esperti tra cui il maestro Franco Lorenzoni (secondo il quale "il corsivo sviluppa uno straordinario legame tra il pensiero e la mano") e il professor Benedetto Vertecchi che ha coinvolto 400 bambini delle scuole di Roma in un progetto di ri-alfabetizzazione proprio attraverso la grafia.
La questione è senz'altro complicata e si basa su delicati equilibri e compensazioni tra discipline e attività diverse in diversi sistemi scolastici. Difficile avere certezza di quale sia il percorso più corretto da seguire e capire se tablet e penna siano davvero strumenti alternativi e non, piuttosto, complementari. L'introduzione della tecnologia nelle aule, anche dei più piccoli, sembra però inevitabile e va condotta con grande attenzione e competenza.


5 dic 2014

ZeroSei


E' sempre più evidente ormai come i bambini siano oggi al centro di numerosi percorsi di riflessione sui temi della cittadinanza attiva, dello sviluppo economico, sociale e culturale. Nel nostro Paese ma non solo. Ce ne siamo occupati più volte in questo blog, soprattutto guardando alle politiche di accesso alla cultura.
Percorsi di riflessione - la cui esistenza è già un buon segno - cui purtroppo non sempre segue un'operatività sul territorio e molta è ancora la strada da fare per dare il giusto spazio ai diritti e alle necessità di questa importante parte della popolazione.
Proprio per questo è particolarmente interessante il programma che Compagnia di San Paolo ha avviato da inizio 2014 a favore dei cittadini più piccoli: si tratta del Programma ZeroSei, nato con l'obiettivo di costruire un quadro di interventi coordinato per promuovere il benessere e lo sviluppo armonico dei bambini torinesi e piemontesi nella fascia 0-6 anni ossia negli anni centrali per lo sviluppo cognitivo, psichico, fisico, linguistico e sociale delle persone.
Il programma si articola in numerose azioni - da Spazio ZeroSei, luogo dedicato alla sperimentazione, alla creatività e alla socializzazione dei più piccoli, al Transatlantic Forum On Inclusive Early Years - e progetti sostenuti dalla Compagnia per esempio in ambito sanitario.

29 nov 2014

Lego Natale


Per i più piccoli è già tempo di pensare alla lettera per Babbo Natale mentre le città iniziano a vestire gli abiti natalizi con addobbi, luminarie e gli immancabili abeti nelle piazze.
Quest'anno a Milano però gli abeti saranno due. Non solo quello storico in piazza del Duomo ma anche un secondo, in Piazza Castello, assemblato in crowdsourcing: per tutti gli amanti delle costruzioni, infatti, venerdì 28 novembre dalle 14 alle 19, sabato 29 domenica 30 novembre dalle 10 alle 19 LEGO e il Comune di Milano hanno invitato tutti i bambini e i loro genitori a partecipare alla costruzione di un grandissimo albero di Natale (sarà alto 3 metri), fatto solo di mattoncini.
I bambini potranno costruire decorazioni dalle forme più diverse contribuendo alla creazione del grande albero e provando così l’emozione di averlo costruito con le proprie mani.
Nello spazio creato al Castello, i più piccoli potranno anche tuffarsi in vasche colme di mattoncini e saranno allestiti anche appositi tavoli per i genitori che potranno cimentarsi in costruzioni a tema libero.
Milano non sarà l'unica città teatro di un grande albero LEGO: anche Sydney da pochi giorni ne ha uno, alto 10 metri, che ha richiesto 1200 ore di lavoro di cinque persone e circa mezzo milione di mattoncini.

20 nov 2014

Il Mio Amico Museo


Sono stati i bambini a unire per la prima volta i musei milanesi: con Il Mio Amico Museo, iniziativa che riunisce, sotto un unico cappello, l’offerta culturale della città rivolta ai più piccoli.
L’idea, promossa dal Museo Diocesano, è infatti quella di promuovere le attività didattico-educative dei musei di Milano come un unico palinsesto, facile da capire, da prenotare e da fruire, con proposte studiate congiuntamente dai diversi reparti di didattica delle istituzioni culturali aderenti al progetto.
L'iniziativa, che ha come finalità principale quella di favorire un più ampio accesso e conoscenza del patrimonio museale della Città da parte delle famiglie con bambini, ha inoltre previsto, in occasione dell'apertura di Expo 2015, un fine settimana speciale con attività in italiano e in inglese per accogliere il pubblico di turisti stranieri arrivati a Milano per l'evento.
Il progetto, che testimonia la crescente attenzione di Milano e l'impegno della sua Amministrazione per i propri piccoli cittadini, è stato realizzato con il contributo Fondazione Cariplo.

5 nov 2014

Cenerentola alla Scala


Debutta oggi il progetto “Grandi Opere per i Piccoli”, rassegna operistica del Teatro alla Scala dedicata ai bambini. Prima rappresentazione è La Cenerentola, melodramma giocoso, scritto da Gioacchino Rossini nel 1817, che sarà proposto ai bambini in un adattamento di Alexander Krampe per un’orchestra di dodici elementi e per la durata di circa un’ora, ideale per i bambini anche molto piccoli.
Per introdurre i più piccoli alla magia di quest'opera ci sarà Rossini in persona, interpretato, di volta in volta, da Antonio Albanese o da Michele Nani.
Per Albanese si tratta di un ritorno al Teatro alla Scala dopo l’esperienza da regista per l’opera di Donizetti “Le convenienze ed inconvenienze teatrali”: “Per me la Scala è una sorta di cattedrale e sono davvero orgogliosissimo di far parte di questa Cenerentola”  - sottolinea l’attore in un'intervista al Corriere - “E’ una grande occasione, per i piccoli che si avvicinano a questo mondo, ma anche per la Scala, che, come tutti i teatri, è di tutti, quindi anche loro”. Il pubblico dei bambini “è un pubblico molto vero e vivo. E’ il pubblico a fare il teatro e io non vedo l’ora di sentire questo respiro straordinario, sarà un vortice di energia diversa e di purezza che avvolgerà la Scala”.
La regia  del "La Cenerentola per i bambini" è di Ulrich Peter e l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala sarà diretta dal maestro Maxime Pascal.

4 nov 2014

A Mantova, Segni d'Infanzia


Nato nel 2006 da un’idea di Dario Moretti, fondatore e direttore artistico di "Teatro all'improvviso", "Segni d'Infanzia" (a Mantova dal 5 al 9 novembre) si fonda sulla convinzione che è possibile "presentare ai bambini una proposta artistica di alta qualità che non si risolva in un intrattenimento fine a se stesso, ma offra loro quegli stimoli sensoriali, emotivi e creativi che l’infanzia sa assorbire e rielaborare con grande forza e spesso in modi inaspettati e geniali".
Così, ogni anno, durate i cinque giorni del festival,  artisti provenienti da vari paesi d’Europa e del mondo si esibiscono in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte e performance in cui musica, pittura, teatro, scultura, danza si mescolano in una continua contaminazione tra le arti per affascinare grandi e piccoli spettatori.
Anche quest'anno il programma è ricchissimo, molto molto interessante e internazionale: spazia da installazioni artistiche come Di Tana in Tana e Nidi d'Arte, a performance artistiche (Aluminures), a spettacoli teatrali per tutte le età come Il Cielo degli Orsi  o Il Grande Viaggio, al concerto/racconto Knup.  L'inaugurazione è affidata ad Armando Massarenti, mercoledì 5 novembre alle 9.00, con una conversazione filosofica con il piccolo pubblico sulla cicogna  - animale simbolo dell'edizione 2014 - e sulla simbologia a essa legata.

1 nov 2014

Un selfie dalla culla


Con il 92% dei neonati statunitensi e il 73% di quelli europei presenti online, il dibattito sull'opportunità o meno di mettere le foto dei propri figli su Facebook è quanto mai attuale e acceso.
La questione più importante non è necessariamente/non solo quella dei pericoli che possono derivare da questa pratica su questioni relative alla protezione e alla privacy dei minori. Si tratta infatti, prima ancora, di rendere i genitori consapevoli di ciò che stanno facendo e delle loro responsabilità.
A questo pensava anche la designer olandese Laura Cornet mentre realizzava il suo progetto "New Born Fame": un play set composto da quattro giocattoli che permettono ai bambini di caricare le proprie foto, i video, e le attività sui social media anche prima di essere abbastanza grandi per utilizzare un computer. Usando infatti il morbido logo di Facebook che penzola sulla culla sopra la sua testina, tirando il soffice uccellino blu, il bambino automaticamente produce e condivide le sue foto e i suoi video e si geolocalizza. Racconta Cornet che, nel vedere questo suo prodotto, molti genitori si dimostrano scandalizzati e turbati. "Eppure - argomenta la designer - quando una madre fa la stessa cosa, ciò viene subito accettato; mentre il bambino non ha alcuna voce in capitolo". Lei dunque, provocatoriamente, ha solo riportato il potere nelle mani dei bambini, pur inconsapevoli.

30 ott 2014

Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno


I fratellini piccini sono una trappola
appena ti avvicini
ti prendono al laccio
tu pensi sia un attimo
sia solo per poco
eppure ci sei fino al collo
sei già dentro al gioco.


Sono questi alcuni versi della  raccolta per ragazzi (e non solo) "Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno" di Silvia Vecchini, raccolta di rara intensità anche grazie ai bellissimi disegni dell'illustratrice vicentina Marina Marcolin che amplificano il senso e la suggestione delle parole.
"Un lavoro di scavo paziente, concentrato e segreto per portare a galla dal prodigioso giacimento dell’infanzia e dell’adolescenza gemme di inaudito splendore: istanti di bellezza folgorante, lampi di sofferenza sconosciuta, sprazzi abbaglianti di consapevolezza. Un percorso misterioso e, al tempo stesso, familiare, fra il tempo quotidiano dei giorni e quello sospeso del cuore, a volte opaco, a volte forsennato, nel suo ritmo imprevisto e irregolare". E, in effetti, ogni poesia ci porta in un vissuto che ciascuno di noi riconosce,con cui tutti, più o meno, hanno fatto i conti, indagando attimi di vita e situazioni comuni che costruiscono la persona e la consapevolezza di sé. Il libro è edito da Topipittori. 

28 ott 2014

Ovunque Halloween, anche al museo


Halloween guadagna sempre più terreno anche in Italia: zucche, pipistrelli, streghe e scheletri hanno ormai colonizzato lo spazio fisico e immaginario che caratterizza questo periodo dell'anno mandando in pensione il profumo dei crisantemi, il "pan dei morti", le "favette" e altri simboli regionali e nazionali della celebrazione dei defunti.
I più nostalgici se la prendono con la cultura globale, i più esterofili si lasciano trasportare dall'entusiasmo, altri si adattano rassegnati al mutare dei tempi e magari si informano su wikipedia del perché di dice "dolcetto scherzetto". Giusto per stare al passo con i figli che lo sanno (forse ormai lo studiano pure a scuola?).
Anche i musei cercano di stare al passo, e non solo nelle grandi città. L'Egizio di Torino organizza "Halloween al Museo Egizio!", un percorso notturno per famiglie che, in compagnia di un egittologo, vengono condotti alla scoperta degli antichi segreti dei faraoni, la Tinkering zone del Museo del Scienza e della Tecnologia di Milano propone  i "Circuiti per zucche illuminate!" per chi vuole illuminare, far suonare o far muovere le zucche della notte di Hallowen costruendo il suo circuito elettrico, ma anche in musei più piccoli e di centri minori sono tantissime le iniziative.
Al museo dell'Orologio di Tovo San Giacomo (SV) c'è "Halloween da brividi"; al Museo Archeologico di Santorso (VI) c'è "AAA … piccoli mostri cercasi!", e si festeggia Halloween anche al Museo del Castello di San Giorgio di La Spezia; al Museo di Storia Naturale di Piacenza, ad Asti e in tanti tanti altri musei ancora.

23 ott 2014

Nobel


Il Nobel per la Pace è stato assegnato all’attivista indiano Kailash Satyarthi e alla studentessa pachistana Malala Yousafzai, “per il loro comune impegno” a favore dei diritti dei bambini e “contro l’estremismo”.
E’ quanto si legge nel comunicato del Comitato norvegese che assegna il prestigioso riconoscimento.
"Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di assegnare il Premio per la Pace 2014 a Kailash Satyarthi e Malala Yousafzay per la loro lotta contro l’oppressione dei bambini e dei ragazzi e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione". Questa la motivazione letta dal presidente del Comitato, Thorbjoern Jagland.
“I bambini devono andare a scuola e non essere sfruttati. Nei paesi poveri del mondo, il 60% dell’attuale popolazione ha meno di 25 anni. Prerequisito per uno sviluppo mondiale pacifico è che i diritti dei bambini e dei ragazzi siano rispettati”.

11 ott 2014

Crescere nella Città Metropolitana



Capire come i bambini vedono Milano: è questo l'obiettivo della ricerca, promossa dalla Fondazione Bertini Malgarini e condotta dallo SPAEE dell'Università Cattolica, presentata a Palazzo Marino nell'ambito del convegno "We Care: crescere nella Città Metropolitana- La Città per te".
Una ricerca interessante, non solo per i risultati ma anche perché dà voce ai cittadini più piccoli, cittadini raramente oggetto di studio nella loro soggettività collettiva.
Scopriamo così, dalla voce di 629 alunni della scuola primaria e secondaria, che, a Milano, il posto dove si sentono più sicuri è il proprio quartiere, quello in cui imparano di più è la scuola e che i luoghi che piacciono di più sono il cinema e il parco/cortile. Ancora, ci dicono di essere stati al Duomo (quasi il 90%), di aver visitato il Castello Sforzesco e molti altri musei della Città anche se i musei sono terzi classificati nella lista dei luoghi che considerano più noiosi.
In generale, la Città ne esce abbastanza bene: più della metà del campione le dà un voto buono o molto buono anche se al 62% non dispiacerebbe vivere altrove, sia a Torino, a Roma, a Vicenza, a Boston o in Canada. Alcuni servizi e luoghi, come per esempio le biblioteche e i centri sportivi, evidenziano un ruolo particolarmente importante nella vita dei bambini milanesi, altri devono ancora lavorare per rendersi visibili e rilevanti agli occhi di questa giovane utenza.
I piccoli studenti milanesi hanno valutato anche i loro concittadini più grandi che sono "gentili" e "amichevoli" ma anche "indifferenti" e "non ti guardano", soprattutto quando cresci.

9 ott 2014

@famigliealmuseo


I Musei italiani sono in grandi preparativi per accogliere, tra pochi giorni, un pubblico molto speciale: le Famiglie.
Domenica 12  ottobre, infatti, è La Giornata Nazionale delle Famiglia al Museo, manifestazione nata lo scorso anno per iniziativa di KidsArtTourism, portale dedicato alle famiglie di tutto il mondo che vogliano visitare l'Italia e le sue città d'arte con i propri bambini.
La Giornata Nazionale delle Famiglia al Museo è un'iniziativa di grande respiro che, grazie a un tema oggi particolarmente sentito - quello dell'accesso dei bambini alla cultura - è riuscita non solo a coinvolgere oltre 550 musei in tutta Italia ma ha anche raccolto il sostegno delle istituzioni (dal Mibact all'ICOM, dai Comuni alle Regioni e anche il Pontificio Consiglio della Cultura) e di importanti partner.
KidsArtTourism descrive così l'impegno speso per attivare questa iniziativa:
"Abbiamo scritto ai musei, ai comuni, ai ministeri, agli operatori didattici, alle famiglie, ai collaboratori, ai giornalisti, alle famiglie, alle aziende; abbiamo disegnato, pensato, creato, immaginato; telefonato, chattato, skypeato, fatto riunioni, ripetuto discorsi ed ascoltato discorsi; abbiamo revisionato, ragionato, pensato ad alternative, verificato, cercato soluzioni; compilato file excel, stampato etichette, impacchettato pieghevoli e manifesti; abbiamo lavorato tanto e dormito poco; abbiamo cercato di essere pazienti, attenti, precisi, gentili, disponibili; non sempre ci siamo riusciti, ma abbiamo fatto del nostro meglio.". Ora non resta che l'imbarazzo della scelta sul dove andare il 12 ottobre!

6 ott 2014

Diritti al gioco. I cortili sono nostri.



A Milano per la prima volta è stato riconosciuto il diritto dei bambini a giocare nei cortili, abbattendo divieti vecchi di decenni. Da quest'anno il Comune dispone di ben due regolamenti che, di fatto, garantiscono questo diritto: il Regolamento di Polizia Locale, modificato nel 2012 con l'art.83 bis, e il nuovo Regolamento Edilizio, che ha avuto il via libera definitivo dal Consiglio comunale qualche giorno fa.
A celebrare questo spirito nuovo nei confronti dei cortili, spazio di crescita e benessere importante per tante generazioni, c'è da oggi e fino al 19 ottobre, alla Rotonda della Besana, una mostra (“Diritti al gioco. I cortili sono nostri”) che racconta i giochi dei bambini di oggi nei cortili milanesi: un tuffo nel passato, per molti, e uno sguardo nel futuro della città che cambia.
Il progetto presenta 80 scatti realizzati dagli studenti dell'Istituto italiano di fotografia, che questa estate hanno seguito centinaia di bambini dei centri estivi che, grazie a un progetto di Arciragazzi, si sono improvvisati reporter urbani.
Partirà anche un concorso, che sarà gestito dai Consigli di Zona dei Ragazzi e delle Ragazze, per eleggere, in primavera, il cortile milanese più amico dei bambini di tutti. Invitiamo ciascuno a fare la propria parte per trovare la giusta mediazione che, pur rispettando le fasce di silenzio così come previsto, garantisca ai nostri concittadini più piccoli la possibilità di poter giocare nel proprio cortile. Qui è disponibile un vademecum per far rispettare il gioco nei cortili:http://bit.ly/vademecum-gioconeicortili. Per info sulla mostra: https://www.facebook.com/events/672595649514133

5 ott 2014

Cypress Hills Playground


Il Cypress Hills Playground, costruito a Brooklyn nel 1967, resta uno dei migliori esempi di come la sovrapposizione tra arte e gioco aiuti a guidare l'innovazione...nonostante il fallimento.
Nato nell'ambito dell'interesse del MoMa sui parchi gioco e sulla legittimazione del ruolo dell'artista nel migliorare la qualità di vita urbana, la progettazione di questo parco fu affidata all'architetto Forberg, che si confrontò con la difficoltà di un'area degradata circondata da 15 palazzi di sette piani ospitanti 1.400 famiglie.
Forberg realizzò una vera e propria scultura, con materiali indistruttibili richiedenti poca manutenzione, senza apparecchiature di movimento, ma piuttosto con spazi variegati e mutevoli che invitassero al movimento dei bambini entro una zona sicura senza bisogno di essere sorvegliati. Forberg era fiducioso nella sua progettazione, ottimista nei confronti dell'uomo e del suo incontro proficuo con l'arte. Purtroppo fu smentito in poco tempo e il suo parco fu smantellato in favore di un equipaggiamento di serie, poiché invaso da spacciatori e teppisti.
Nonostante la sua breve storia il Cypress Hills Playground ha rappresentato un motore propulsore fondamentale per innescare una interessante e attiva conversazione sull'incontro tra arte e gioco.



29 set 2014

Votazione per la Terra dei Bambini




Il Parlamento boccia la richiesta di impegno del Governo Italiano ad assumere un’iniziativa per chiedere alle Autorità Israeliane il risarcimento per la distruzione del centro per l’infanzia “La Terra dei Bambini”.

COMUNICATO STAMPA
23 settembre 2014
Vento di Terra accoglie con rammarico la notizia del risultato della votazione parlamentare tenutasi lo scorso 17 settembre e presentata dall’On. Spadoni, sulla richiesta di impegno del governo ad assumere, in proprio o insieme alle altre istituzioni internazionali impegnate nel progetto del Centro per l’infanzia di Um al Nasser “La Terra dei Bambini” nella Striscia di Gaza, una iniziativa per richiedere alle autorità israeliane il risarcimento dei danni prodotti dai loro bulldozer durante la recente offensiva militare denominata “Margine Sicuro”. (Seduta 292° – XVII legislatura – odg n. 9/2598-A-R/30)
La demolizione, operata con bulldozer dai militari israeliani in luglio durante l’occupazione del villaggio di Um Al Nasser ove l’Ong opera, è avvenuta in violazione della IV Convenzione di Ginevra.
Aggiungiamo alcune precisazioni.
A seguito della demolizione e dopo il ritiro della fanteria israeliana, la cisterna interrata in cemento del plesso è stata colpita da una bomba, che ha creato un cratere di 10 mt di diametro. Le rilevazioni sul luogo, eseguite dal Presidente di Vento di Terra Massimo Annibale Rossi e dallo staff locale lo scorso 28 agosto, non hanno rivelato traccia alcuna di tunnel sotto la struttura.
La “Terra dei Bambini” è stata principalmente finanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, con denaro pubblico dei contribuenti ed era gestita direttamente dalla ONG stessa. L’intero staff locale e il personale espatriato possono testimoniare che non è mai avvenuto alcun contatto con le fazioni armate locali e che il sottosuolo non è mai stato interessato da scavi a scopo militare, nemmeno durante l’operazione “Margine Sicuro”.
Le Autorità Israeliane sono state informate del progetto e della sua evoluzione dal suo avvio. Ne possedevano coordinate e dettagli costruttivi, quanto conoscevano la sua funzione e il fatto che fosse gestito da una ONG italiana. La “Terra dei Bambini” era inoltre il cuore di due progetti ancora in corso e finanziati dall’Unione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri italiano, mentre in passato aveva ricevuto contributi anche dalla Conferenza Episcopale Italiana.
La demolizione all’interno del villaggio è avvenuta tramite bulldozer, seguendo un piano selettivo, in cui oltre al Centro per l’infanzia sono stati rasi al suolo altri 100 edifici. Vento di Terra teme che non si sia trattato di un errore, ma che rappresenti un’azione mirata dell’esercito israeliano.
Il senso dell’Interpellanza era dunque chiedere conto alle Autorità Israeliane di un’azione lesiva dei diritti dei beneficiari, dell’azione della Cooperazione Italiana e non ultimo, dell’azione umanitaria internazionale e del sostegno alla popolazione di Gaza da parte del nostro Paese, la cui bandiera sventolava sul Centro.
La distruzione del Centro di Um al Nasser costituisce un precedente pericolosissimo, in quanto sancisce il fatto che Israele, o altre nazioni belligeranti, possano agire distruggendo strutture internazionali senza reazione alcuna, in particolare da parte dei Governi coinvolti e senza motivare il gesto.
Il precedente della distruzione del Centro mette inoltre ulteriormente a rischio l’attività degli operatori umanitari, che nelle strutture della cooperazione operano.
Vento di Terra chiede al Governo Italiano che venga riconsiderata l’azione di richiesta al Governo Israeliano di dar conto della distruzione della Terra dei Bambini e del relativo risarcimento. 

26 set 2014

A Torino si nasce con la cultura


Nati con la cultura: dal 23 settembre lo saranno tutti i bambini che vedranno la luce all'ospedale Sant’Anna di Torino. Il progetto, presentato all'ospedale torinese dal Ministro Franceschini e dalla Presidente della Commissione Europea Cultura ed Educazione Silvia Costa, è stato promosso da Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus e da Palazzo Madama e prevede che, a ogni bambino nato al Sant'Anna, venga consegnato un "Passaporto Culturale". Grazie a questo documento, la famiglia potrà visitare gratuitamente Palazzo Madama per un anno e scegliere un’opera o un ambiente per scattare una foto ricordo con il neonato che diventerà subito “cittadino della cultura”.
L’iniziativa, che mira ad ampliarsi ad altre città italiane (Pier Luigi Sacco, Direttore di Candidatura Siena2019 ha già annunciato di volerla adottare nella città toscana visto che "è l’intera città ad essere nata con la cultura") ha, secondo Silvia Costa, tutti gli elementi per diventare un progetto europeo.
Per il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu “questo passaporto è un modo per educare i bambini, e quindi le loro famiglie, a conoscere e amare il nostro patrimonio culturale e ad essere capaci di prendersene cura e tramandarlo”.
La cultura entra, così, a far parte delle raccomandazioni per una buona crescita.

21 set 2014

FARM CULTURAL PARK-Enjoy Contemporary Sicily

Farm Cultural Park è una Istituzione Culturale privata, impegnata in un progetto di utilità sociale e sviluppo sostenibile: dare alla città di Favara e ai territori limitrofi una nuova identità connessa alla sperimentazione di nuovi modi di pensare, abitare e vivere.
Farm Cultural Park nasce dalla intuizione di Andrea Bartoli e Florinda Saieva, una giovane coppia di professionisti che ha deciso di non trasferirsi all’estero, di restare in Sicilia, di non lamentarsi di quello che non accade, di diventare protagonisti di un piccolo, ma significativo cambiamento, di restituire ai loro cuccioli, Carla e Viola, un piccolo pezzo di mondo, migliore di quello che hanno ricevuto.
Sette piccole corti collegate tra loro ospitano una serie di piccoli palazzotti e nascondono alcuni piccoli ma meravigliosi giardini di matrice araba, ma anche un centro di architettura contemporanea, un complesso di residenza di artisti, designer e architetti. Un centro di grafica, librerie d’arte e di architettura, alberghi d’avanguardia e spazi per congressi, feste, eventi, una ludoteca linguistica e dipartimenti educativi per adulti e bambini. Favara è diventato il nuovo centro artistico contemporaneo del sud Italia: una intensa programmazione culturale: mostre di arte temporanea, presentazioni di libri, concorsi di architettura, serate musicali e spettacoli performativi.

18 set 2014

Bambino mio, oggi andiamo al museo



Il 5 agosto aveva fatto molto discutere l’articolo apparso sul Corriere della Sera che riportava le affermazioni di Jake Chapman sull’inutilità di portare i bambini ai musei:  «Non perdete tempo a portare i vostri bambini ai musei, lasciateli a casa. I genitori sono degli arroganti se pensano che i loro figli possano capire artisti come Jackson Pollock o Mark Rothko. Non c’è alcun collegamento tra la semplicità delle opere di Henri Matisse e i livelli essenziali di arte dei bambini, chi lo dice è meno intelligente dello scemo del villaggio», affermava l’artista.

Una provocazione, senza dubbio, che ha sollevato cori di protesta, in Italia e non solo, ma che ha anche offerto l’occasione per fare il punto sulla questione - portare i bambini al museo è sempre un bene o dipende anche dal come, dal dove, dal quando e dal con chi? - e per cercare di mettere un po' di ordine nel vastissimo panorama di offerta dedicata alle attività culturali dedicate ai bambini negli ultimi anni.
Ogni tanto fa bene fermarsi e riflettere.

16 set 2014

MEETmeTONIGHT-2014


L’edizione 2014 si terrà venerdì 26 settembre.
La Milano MEETmeTONIGHT si svolgerà presso i Giardini Indro Montanelli, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” e il Planetario “Ulrico Hoepli”.
Quest’anno le attività proposte riguarderanno quattro tematiche: Ambiente, Benessere, Nutrizione e Salute.
Dalle 13.30 alle 15.30 le classi delle scuole primarie potranno partecipare, su prenotazione, ad attività laboratoriali riservate.
Dalle 16.00 alle 23.00 l’ingresso agli stand sarà libero e gratuito per bambini, ragazzi e adulti.
I ricercatori, nei 48 stand allestiti, intratterranno e coinvolgeranno i partecipanti in esperimenti e dimostrazioni. Gli ospiti avranno inoltre l’occasione di visitare 4 mostre allestite in uno spazio polifunzionale. Dalle 17.00 sono in programma una serie di talks e conferenze.
Oltre che a Milano, sono previste iniziative anche a Brescia, Castellanza, Como, Edolo, Pavia e Varese.
Nella sezione Programma del sito sono pubblicati i dettagli di tutti gli eventi previsti.
L’iniziativa – promossa da Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca e Comune di Milano, in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – è stata organizzata nell’ambito della “Notte dei Ricercatori” che la Commissione Europea promuove in oltre 300 città europee.

11 set 2014

Marni Flower Market


Il 21 Settembre 2014, durante la settimana della moda a Milano, Marni darà inizio ai festeggiamenti del ventennale con l’apertura del Marni Flower Market all’interno della Rotonda di via Besana.
La maison lancia infatti un inedito mercato dei fiori "griffato", dove poter acquistare tutto per il gardening, con stampe Marni che richiamano i fiori. In vendita: dai portavasi decorati con stampe d'archivio alle shopping bag di tela Marni Flower Market, dai grembiuli in canvas ai vasi di ceramica stampata contenenti i semi di un fiore, oltre ai nuovi multipli degli animali-scultura in metallo e pvc presentati allo scorso Fuorisalone.
Inoltre Marni Flower Market prevede una serie di workshop gratuiti per i piccoli in collaborazione con il Museo del Bambino di Milano, che ha sede proprio all'interno della Rotonda della Besana. E in vendita ci saranno anche prodotti speciali ad hoc come grembiuli da giardinaggio fatti a mano in Zambia e borse porta-attrezzi.
Parte del ricavato della vendita dei prodotti in edizione limitata sarà devoluto a iniziative a sostegno dell'educazione infantile.

8 set 2014

Children's places. Places for children


Un’artista emergente e un giovane curatore hanno proposto al Mart un progetto sulla relazione tra bambini e luoghi.
La mostra “Children's places. Places for children” è un progetto in divenire di Elisa Franceschi che narra la relazione tra i bambini e lo spazio da loro abitato e propone, un’indagine sulla definizione del sé attraverso l’appropriazione dei luoghi. In questo caso, ad appropriarsi dei paesaggi sono i bambini, conquistatori spontanei dei posti nei quali crescono, giocano, agiscono.
Attraverso il linguaggio della fotografia Elisa Franceschi porta avanti un’indagine estetica, per alcuni versi sociologica, che rileva come i più giovani si relazionino con i posti che li circondano, con le strutture costruite dagli adulti, o con luoghi insoliti, ricreando, di volta in volta, spazi ludici a propria misura. L’esperienza diretta e profonda del prendere possesso di uno spazio è talvolta in contrapposizione con gli stereotipi sull’infanzia e gli schemi socialmente condivisi. L’attività dei ragazzi, infatti, si rapporta anche ai luoghi che non sono stati progettati appositamente per il gioco, creando un cortocircuito con i modelli normalmente precostituiti.
Alcuni luoghi tradizionalmente ai margini del mondo adulto, come edifici fatiscenti o in costruzione, terreni incolti o abbandonati, si rivelano affascinanti per i bambini, che esprimono liberamente la propria identità e la curiosità dell’esplorazione, con un senso di potere nei confronti dello spazio stesso.
Il percorso della mostra, a cura di Davide Filippi con il coordinamento di Veronica Caciolli, pone il visitatore di fronte a una disarmante quotidianità: se nell’età adulta si utilizzano principalmente la logica e la razionalità per comprendere il mondo circostante, nell’infanzia l’interazione ha regole creative, caotiche, talvolta sovversive.
I bambini esplorano lo spazio attraverso il proprio corpo e il gioco. Nella scelta del proprio microcosmo, inoltre, dimostrano di avere un’attitudine ben specifica che li porta a valutare gli spazi non sulla base di parametrici estetici, ma di parametri ideali. Uno spazio è funzionale se adatto al gioco, allora diventa in qualche modo sacro, utile, importante. 
In mostra paesaggi naturali, scenari urbani, luoghi abbandonati e spazi industriali che Elisa Franceschi racconta essere “…quegli spazi che si trovano ai margini del mondo degli adulti: qui sembra esistere una componente di “rischio” nella quale i più giovani inevitabilmente devono incorrere per diventare grandi”.

La mostra “Children's places. Places for children” allestita nel foyer dell’Archivio del ‘900 dal 12 al 25 settembre 2014 è visitabile gratuitamente come tutte le esposizioni che si trovano al di fuori delle Gallerie espositive del Museo.

2 set 2014

Festivaletteratura di Mantova-XVIII edizione


Festivaletteratura - che si terrà a Mantova da mercoledì 3 a domenica 7 settembre - raggiunge la maggiore età, e con i suoi diciotto anni riafferma la propria indipendenza e riconferma la passione per la narrazione che l’ha sempre contraddistinto.
Un'attenzione particolare come sempre è rivolta ai bambini e agli adolescenti: numerosi incontri, spettacoli e laboratori all’interno del programma sono pensati solo per i ragazzi o per adulti e ragazzi insieme, invitando spesso anche gli scrittori dei “grandi” a confrontarsi con i più piccoli.
Per costruire ogni anno un programma così vario, Festivaletteratura resta in costante ascolto di quanto si muove tra letteratura e dintorni: ma sono per primi autori e pubblico a lasciare suggerimenti, desideri, puntuali indicazioni che il Festival raccoglie per l’edizione successiva. Grazie a questa spinta ad innovare costantemente la propria proposta, Festivaletteratura riesce a mantenere viva nel pubblico la voglia di tornare a Mantova per fare nuove scoperte e riportare a casa idee e letture per un anno intero.
Impossibile citare i più di duecento eventi in programma e tutti gli autori coinvolti, per cui se avete paura di perdervi qualche incontro, laboratorio o mostra, sappiate che c’è anche la app gratuita, che trovate qui. Buon Festival!

Riapre...La Fabbrica di Cioccolato


A 50 anni dall'uscita del celeberrimo "La Fabbrica di Cioccolato" di Roald Dahl il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato un capitolo inedito del romanzo.
Ritenuto «troppo selvaggio, sovversivo e immorale» per le menti sensibili dei bambini britannici dell'epoca, il capitolo inedito di Charlie and the Chocolate Factory è stato ritrovato tra le carte di Dahl dopo la sua morte e pubblicato sabato scorso dal Guardian, accompagnato da nuove illustrazioni realizzate dal Quentin Blake che aveva già disegnato alcune tavole in passato per il romanzo. Il capitolo perduto, che nelle prime bozze di Dahl doveva essere il quinto, fu poi tagliato dalla prima edizione pubblicata negli Stati Uniti nel 1964 e nel Regno Unito nel 1967.
Nel capitolo, intitolato The Vanilla Fudge Room, Charlie Bucket – accompagnato da sua madre, e non dal nonno – e gli altri bambini vengono condotti da Willy Wonka nella stanza di fudge alla vaniglia (che è un dolce tipico del Regno Unito): «Al centro della stanza c'era una montagna vera, una montagna frastagliata alta come un palazzo di cinque piani. Per tutto il tragitto fino ai lati della montagna, centinaia di uomini stavano lavorando via con picconi e trapani, tagliando grandi grossi pezzi di fudge».